Rimborso accise gasolio forza motrice: cos’è e come richiederlo

Per lo svolgimento dell’attività lavorativa ti servi di macchine operatrici e/o mezzi d’opera? Sai che chi utilizza gasolio per produrre forza motrice ha diritto al rimborso dell’imposta accisa versata in fase di acquisto? Conosci chi può beneficiare dell’agevolazione, quali sono i macchinari ammessi e come procedere per la richiesta del rimborso.

Indice del contenuto
Rimborso accise gasolio forza motrice: cos’è
Imprese e mezzi ammessi all’agevolazione
Differenza tra mezzo d’opera e macchina operatrice
Omologazione e taratura misuratore fiscale: le raccomandazioni dell’Agenzia
Defiscalizzazione gasolio macchine operatrici: i dettagli normativi
Come richiedere il rimborso accise del gasolio usato per produrre forza motrice
Recupero accise gasolio forza motrice: con WLS Consulting è facile

Rimborso accise gasolio forza motrice: cos’è

Il rimborso accise sul gasolio consumato per la produzione di forza motrice è un’agevolazione riconosciuta dallo Stato. Si tratta della defiscalizzazione del gasolio impiegato per alimentare macchine operatrici e/o mezzi d’opera usati per l’attività lavorativa. L’imposta accisa versata al momento di acquisto del gasolio può essere recuperata a fronte della manifestazione dei consumi registrati dal motore e mediante apposita richiesta all’ufficio doganale competente.

Imprese e mezzi ammessi all’agevolazione

Questa tipologia di rimborso è riservata alle imprese impegnate nei seguenti settori: edile, estrattivo, manifatturiero, portuale, minerario, recupero materiali e smaltimento rifiuti.

La produzione di forza motrice deve avvenire all’interno di uno dei seguenti siti operativi:

  • stabilimenti industriali e agricolo-industriali;
  • laboratori: per la ricerca scientifica o destinati a lavori artigianali o di riparazione;
  • cantieri di ricerche di idrocarburi e di forze endogene;
  • cantieri di costruzione: di primo impianto, per manutenzione ordinaria, straordinaria e di modifica di opere già esistenti.

Sono ammessi all’agevolazione anche i consumi registrati con mezzi che si spostano di cantiere in cantiere, purché lo spostamento sia comunicato all’ufficio doganale competente.

Quali sono le macchine operatrici e/o i mezzi d’opera ammessi alla defiscalizzazione?

  • Macchine con motore fisso e in posizione permanente;
  • Macchine la cui capacità traslativa (di spostamento) è assicurata da altro motore “ausiliario indipendente” o per mezzo di attività di traino;
  • Macchine con motore fisso e capacità traslativa propria, purché siano rispettate le indicazioni dell’Agenzia delle Dogane.

Parliamo di macchine operatrici con targa gialla: ruspe, escavatori, vibrofinitrici, gru, dumper, rulli compattatori, battipista, ecc. e macchinari non targati quali: trivelle, motori idraulici, motopompe, idrovore, compressori, frantumatori, ecc.
Queste dovranno essere dotate di un misuratore fiscale, per la rilevazione dei consumi di gasolio e dell’attività del motore.

È giusto ricordare che non è necessaria la condizione di proprietà; infatti, anche le imprese che usano macchine o mezzi a noleggio o in comodato d’uso hanno diritto al rimborso accise per forza motrice.

L’agevolazione accise sul gasolio è prevista anche in caso di produzione di forza motrice mediante l’uso di veicoli industriali trasformati in macchine operatrici trainate. Questa possibilità interessa i veicoli appartenenti alla categoria ‘O’ ad esclusione di:

  • veicoli rimorchiati con timone rigido e macchine agricole;
  • semirimorchi;
  • trattori per semirimorchio con rolla.

Differenza tra mezzo d’opera e macchina operatrice

Due articoli diversi del Codice della Strada forniscono le indicazioni necessarie alla distinzione di queste due tipologie di veicoli, entrambi ammessi all’agevolazione accise per forza motrice.
L’art. 54 del Codice della Strada definisce il mezzo d’opera, quale veicolo adibito al carico e al trasporto di materiale edilizio e stradale.
Le caratteristiche fisiche di massa e dimensione e le funzioni del veicolo contenute nella carta di circolazione definiscono la tipologia del mezzo d’opera. Per poter circolare su strada un mezzo d’opera deve essere dotato di apposita segnaletica luminosa, dell’elenco delle strade autorizzato a percorrere e della ricevuta di pagamento dell’indennità di usura del manto stradale.

L’art. 58 del Codice della Strada, invece, definisce e fornisce le indicazioni proprie alle macchine operatrici. Si tratta di veicoli semoventi, trainati, a ruote o a cingoli, autorizzati al transito in cantiere e su strada e in grado di compiere operazioni meccaniche con l’ausilio dell’uomo. Per poter circolare in strada una macchina operatrice deve essere stata però immatricolata, rispettare le norme in tema di sagoma e masse e rispettare i limiti di velocità imposti.

Omologazione e taratura misuratore fiscale: le raccomandazioni dell’Agenzia

Come anticipato sopra, al fine del rimborso accise i consumi dei macchinari usati per produrre forza motrice devono essere rilevati con apposito misuratore fiscale. Parliamo del cosiddetto contaore contagiri motore, che deve essere caratterizzato da una struttura semplice, contenuto in un materiale resistente ed ermetico.

Gli strumenti di misura utilizzati devono essere omologati, ossia conformi alle norme nazionali in materia e tarati periodicamente. Mediante la taratura è possibile confrontare la lettura dei dati fatta dal misuratore con i parametri metrologici standard internazionali. Questa operazione è necessaria per verificare l’attendibilità del dato rilevato e dello stesso strumento.

Defiscalizzazione gasolio macchine operatrici: i dettagli normativi

Il rimborso delle accise sul gasolio usato per produrre forza motrice è previsto dal Testo Unico delle Accise (punto 9 della Tabella A).
Negli anni, l’Agenzia delle Dogane ha poi fornito numerosi chiarimenti in materia. Con la circolare 33/D/2006, ad esempio, ha diffuso dettagli in merito alle macchine, alla documentazione da produrre e alle verifiche svolte dall’ente doganale. A questa sono seguite altre circolari, come la 5/D/2010 e la 25/D/2011 che fornisce utili informazioni anche in merito ai certificati di omologazione.

Come richiedere il rimborso accise del gasolio usato per produrre forza motrice

Per beneficiare dell’agevolazione gli operatori interessati devono presentare la dichiarazione dei consumi all’ufficio doganale competente per territorio e ad allegare ad essa tutta la documentazione prevista dalle norme (punto 9 della circolare 5/d/2010).

La richiesta può essere inoltrata con cadenza trimestrale o annuale e il rimborso può essere ricevuto sottoforma di somma di denaro o di credito d’imposta.

Nella dichiarazione dei consumi bisogna includere: gli identificativi della ditta, le caratteristiche di eventuale serbatoio di servizio al motore e relativi dati tecnici, i dati relativi ai consumi del motore, la modalità di rimborso preferita.

Recupero accise gasolio forza motrice: con WLS Consulting è facile

Grazie alla defiscalizzazione del gasolio usato per produrre forza motrice gli operatori interessati da grandi consumi possono recuperare 0,43 € per ogni litro di gasolio consumato. Ad esempio, al consumo di 20.000 litri di gasolio corrisponde un rimborso pari a 8.600 €.
Scegliendo il nostro servizio avrai a disposizione un referente esperto accise che curerà periodicamente ogni istanza e pagherai la nostra prestazione solo dopo aver ricevuto il rimborso.

Se sei interessato lascia qui i tuoi dati; ti ricontatteremo il prima possibile.