Rimborso accise gruppi elettrogeni: dalle imprese ammesse alla denuncia officina elettrica

Ti servi di generatori per la produzione di energia elettrica per uso lavorativo? Ecco l’approfondimento giusto per te! Le imprese che consumano determinate quantità di carburante per l’alimentazione dei gruppi elettrogeni possono chiedere il rimborso delle accise versate in fase di acquisto. Scopriamo insieme cos’è il rimborso accise per gruppi elettrogeni, a chi spetta e come richiederlo.

Indice del contenuto
Rimborso accise gruppi elettrogeni: di cosa si tratta?
Gruppo elettrogeno: definizione e tipologie
Defiscalizzazione gasolio gruppi elettrogeni: a chi spetta e generatori ammessi
Come fare richiesta di rimborso: oneri e vantaggi del richiedente
Quando è necessario provvedere alla denuncia?
Recupero accise energia elettrica: perché affidarsi a noi

Rimborso accise gruppi elettrogeni: di cosa si tratta?

Il rimborso accise per gruppi elettrogeni è un’agevolazione riconosciuta dallo Stato italiano a chi impiega generatori per la produzione di energia elettrica ad uso proprio. Rappresenta l’opportunità per recuperare il denaro versato per l’accisa al momento di acquisto del carburante necessario per l’alimentazione del generatore. La possibilità di accedere al rimborso è però legata al rispetto di determinati adempimenti amministrativi, ma prima di scoprire i dettagli è giusto dedicare qualche riga alla definizione e alle tipologie di un gruppo elettrogeno.

Gruppo elettrogeno: definizione e tipologie

Gruppi elettrogeniUn gruppo elettrogeno è un generatore utilizzato per produrre energia elettrica destinata all’attività lavorativa. Serve a garantire un costante afflusso di energia al fine di evitare interruzioni di alimentazione elettrica, anche minime.

Esistono principalmente due tipologie di gruppi elettrogeni: quelli ordinari, ossia usati per l’alimentazione di energia elettrica dell’azienda laddove non c’è possibilità di collegamento alla rete elettrica pubblica, e quelli di emergenza, cioè quelli destinati alla produzione ausiliaria, di riserva e azionati in caso di necessità.

In base a: collegamento alla rete elettrica, mobilità e motore endotermico associato possiamo distinguere ulteriori tipologie di generatori di energia. È possibile usare, in effetti, gruppi elettrogeni che funzionano in alternativa al collegamento con la rete elettrica pubblica, quelli che funzionano in parallelo – secondo un azionamento indipendentemente – ed anche generatori di energia a funzionamento misto.

La mobilità è un’altra caratteristica che permette di distinguere generatori di energia:

  • Trasportabili: in grado di produrre fino a 6 kWh con produzione di energia elettrica monofase o trifase; adatti quindi ad usi limitati;
  • Carrellati: risultano più ingombranti rispetto a quelli trasportabili, ma garantiscono potenze elettriche maggiori. Questa tipologia è in genere preferita quando bisogna utilizzare il generatore per un periodo mediamente lungo, ad esempio in cantiere;
  • Fissi: posizionati in strutture fisse o container attrezzati, indirizzati ad usi di emergenza e in distacco dall’energia elettrica sulla rete queste tipologie permettono di raggiungere elevate potenze di energia elettrica (maggiore di 1000 kWh).

Un generatore può essere sincrono, asincrono e dinamo ed infine, in base al motore endotermico associato, è possibile trovare generatori con motore a scoppio (alimentati a benzina), con motore diesel (alimentati a gasolio) e con turbine a gas.

Defiscalizzazione gasolio gruppi elettrogeni: a chi spetta e generatori ammessi

Riferimenti normativi
La possibilità di richiedere il rimborso delle accise versate in fase di acquisto del carburante e poi consumato per la produzione di energia elettrica è prevista dagli articoli 52 e 53 del TUA (Testo Unico delle Accise). Se l’art. 52 dettaglia i casi in cui l’energia elettrica è sottoposta ad accisa e quando invece non è prevista tale sottoposizione, l’art. 53 definisce chi sono i soggetti obbligati al pagamento dell’accisa sull’energia elettrica e determina quali sono gli adempimenti che essi devono rispettare, come l’obbligo di denuncia di officina elettrica e di presentazione della dichiarazione dei consumi.

Soggetti e generatori ammessi all’agevolazione
Possono fare richiesta di rimborso accise per gruppi elettrogeni le aziende/imprese che usano generatori di energia elettrica a combustione interna, alimentati con gasolio, benzina, metano, ecc.
È possibile includere nella richiesta di rimborso i consumi di gasolio di gruppi elettrogeni a servizio continuo (ordinari) di potenza superiore a 1 kWh e generatori di emergenza con potenza superiore a 200 kWh. È importante sapere, inoltre, che sono ammessi gruppi elettrogeni fissi o mobili, di proprietà, di terzi o a noleggio.

Come fare richiesta di rimborso: oneri e vantaggi del richiedente

Per poter recuperare il denaro versato per le accise sul carburante, le imprese che si avvalgono di generatori per la produzione di energia elettrica devono innanzitutto provvedere a denunciarne il possesso all’Agenzia delle Dogane di competenza territoriale.
Questo primo step dovrà essere accompagnato dall’installazione di un contatore fiscale sul gruppo elettrogeno; uno strumento necessario per rilevare i consumi di carburante da dichiarare nella dichiarazione dei consumi destinata all’Agenzia delle Dogane competente.

Quando è necessario provvedere alla denuncia?

In caso di generatori di emergenza, quando questi hanno potenze superiori a 200 kWh (esclusi quelli alimentati a gas biologico).
In possesso di gruppi elettrogeni ordinari con potenze superiori a 1 kWh, esclusi quelli alimentati a metano biologico (indipendentemente dalla potenza) e quelli alimentati da fonti rinnovabili.

Non è necessario provvedere alla denuncia di officina elettrica quando quest’ultima è usata per alimentare aeromobili, navi, automobili oppure come materia prima nei processi industriali elettrochimici, elettrometallurgici ed elettrosiderurgici.
Coloro che sono obbligati alla denuncia di officina elettrica (definiti nell’art. 53 del TUA) devono comunicare allo stesso ufficio doganale competente ogni variazione relativa agli impianti e alle modifiche societarie, nonché eventuale cessazione dell’attività, entro trenta giorni dalla data in cui tali eventi si sono verificati.

Recupero accise energia elettrica: perché affidarsi a noi

Quest’agevolazione riconosce alle imprese ammesse la possibilità di recuperare fino a 0,61 € per ogni litro di gasolio consumato per la produzione di energia elettrica.

Grazie al nostro servizio puoi, inoltre, avere un team dedicato che si occuperà della gestione di tutti gli oneri legati alla richiesta di recupero accise e pagare la nostra prestazione dopo aver ricevuto il rimborso.

  • Denuncia officina elettrica
  • Dichiarazione dei consumi
  • Riscossione del beneficio

 

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