Credito d’imposta autotrasportatori: una nuova opportunità a favore del settore trasporto

Il difficile contesto socio economico in cui risiede il settore trasporti ha portato il Governo a definire diverse iniziative nell’ultimo periodo. Il credito d’imposta autotrasportatori è una di queste; un sostegno concreto che punta a risollevare un settore fondamentale per il commercio internazionale. Vediamo in cosa consiste il contributo.

Credito d’imposta autotrasportatori: di cosa si tratta

Gli autotrasportatori hanno una nuova opportunità da poter cogliere: un credito d’imposta del 28% per le spese sostenute nel primo trimestre del 2022 per il gasolio acquistato ed effettivamente utilizzato nei veicoli appartenenti alla categoria euro 5 o superiore. L’agevolazione arriva con il Decreto Aiuti, approvato il 2 maggio 2022 dal Consiglio dei Ministri. In data 13 luglio il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, firma il Decreto ministeriale che definisce criteri e modalità per l’assegnazione delle risorse alle imprese beneficiarie. Per il 2022 sono stati stanziati 497 milioni di euro.

Agevolazione autotrasportatori: come ottenere il credito d’imposta

Il credito d’imposta autotrasportatori è cumulabile con altri benefici con oggetto i medesimi costi, a condizione che tale cumulo non sia superiore al costo sostenuto.
L’agevolazione autotrasporto è riconosciuta a seguito di presentazione delle fatture d’acquisto; il calcolo va effettuato al netto dell’imposta sul valore aggiunto.

Il credito d’imposta può essere utilizzato in compensazione e non concorre alla formazione del reddito d’impresa e alla base imponibile dell’imposta regionale sulle attività produttive.

Beneficiari credito d’imposta autotrasporto: chi sono

I conducenti di mezzi di almeno 7,5 tonnellate rientrano tra i beneficiari del credito d’imposta autotrasportatori. Tutti i veicoli che non fanno parte della categoria euro 5 o superiore sono esclusi dall’agevolazione.

È necessario che le imprese abbiano sede legale o stabile organizzazione in Italia, siano abilitate all’esercizio dell’attività di trasporto e rispettino requisiti quali:

  • iscrizione all’albo nazionale degli autotrasportatori di cose per conto terzi;
  • possesso della licenza di esercizio come autotrasportatore di cose in conto proprio.

Il nostro sostegno agli autotrasportatori

L’impennata dei costi carburante ha provocato molta agitazione nel settore trasporti; gli autotrasportatori hanno subito un danno significativo, causando in molti casi anche il fermo dell’attività generando ripercussioni anche in altri ambiti.

Il Governo ha compreso la situazione critica e ha lanciato un primo importante aiuto con la riduzione accise gasolio. Ciò comporta il taglio delle accise sul gasolio (oltre che su benzina e GPL) e la rideterminazione delle aliquote.

Tra gli effetti di questa misura però c’è la sospensione delle richieste di rimborso accise per gli autotrasportatori per il periodo in cui è in vigore il provvedimento, cioè fino al 21 agosto 2022.

Ne possono beneficiare:

  • imprese impegnate nel trasporto merci che utilizzano veicoli con massa superiore alle 7,5 tonnellate;
  • imprese pubbliche ed enti locali che si occupano di trasporto passeggeri;
  • aziende che offrono autoservizi statali, regionali e locali;
  • imprese di autoservizi regolari in ambito comunitario;
  • conducenti di mezzi per trasporto specifico.

Come per il credito d’imposta autotrasportatori, anche nel caso del recupero accise gasolio è necessario che siano utilizzati mezzi di categoria euro 5 o superiore.

Il nostro team ti supporta nell’ottenimento dell’agevolazione per autotrasportatori come contributo alla ripresa del settore e nel rimborso accise gasolio.

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